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L'Orrore

by insania.11

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    Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.

    it comes with the digital version of artwork and the full 20 pages booklet with concept and lyrics (in the italian language plus a non literal english version to get the sense)
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  • Compact Disc (CD) + Digital Album

    100 copies Digisleeve 4 panels plus 20 pages booklet with huge artwork illustrating the full concept and each's song inspiration. Lyrics are in italian language, so we provided to a non-literal translation in English language to let you get the full sense of the insane tales included.

    Includes unlimited streaming of L'Orrore via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
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1.
vele strappate, gonfie del respiro di terra umida nera di sangue e viva di larve sottili e bianche un sogno immenso e oscuro l’oceano che attraverso in questo vascello ebbro di distruzione e morte soffio nel flauto d’osso e porto nebbia nebbia soffio nel flauto d’osso e porto nebbia nebbia e mosche e topi nebbia e mosche e topi rapidi passi e silenziosi sul selciato della vostra città ombre si allungano adunche sui muri di mattoni quel nero abisso che è nel mio ventre cammina cammina tra voi il mio profeta tra gli infelici declama lo sciagurato salmo larve, uova, ali formate Renfield divora piccole vite sono un respiro trattenuto, la palpebra immobile: l’occhio che secca e muore io sono fiori fiori di sangue fiori di sangue nero io sono fiori di sangue nero tubercolosi e carne marcia sono l’abisso che invidia la vita in uno stupro la prende e la consuma sono un pensiero che fugge, si nasconde dall’orrore l’ultimo sogno di una mente che muore e quando quando una mente muore, l’universo vacilla
2.
madre spezzata tra contorte lamiere il sapore del sangue l’angoscia nel ventre nel petto il cuore rallenta e si spegne nel ventre il tuo frutto si agita e preme madre dolorosa madre! lacrime di cielo attraverso frammenti di vetro le fermi e intessi la trama di tempo rubato occhi sbarrati e ciglia immobili vedono un futuro che non ti è dato questo tempo è un filo che va reciso con lame affilate non un bozzolo il tuo ventre ma un garbuglio che soffoca hai fatto del tempo fragile immobile vetro un grembo che non pulsa ma sogna che un istante sia vasto già l’oscura visitatrice ti reclama: torna alla Regola il tuo frutto non sarà sprecato: sarà mio oscura bellissima dama la Luce ti ha sfigurata del figlio che hai rubato morte ora sei Madre Madre!
3.
Nella Fossa 06:35
il sole sorge su boschi e colline l’oscura notte si ritira ma il confine tra i morti e i vivi rimane oscuro a me oggi le lame lame! e lo sguardo di mio padre tra pareti di nera terra io discendo nudo in questa trincea per combattere la mia guerra guerra! e già si levano le paratie e già li vedo arrivare nella nella fossa nella fossa con i morti nella nella fossa nella fossa con i morti si decide la mia parte hanno il volto di persone che conosci ma negli occhi negli occhi qualcosa qualcosa di mai visto una nuova Fame tenace e impavida muove le ossa putride dei morti Fame! nel ventre la fame brama avanzano rottami di uomini marci bramano le mie carni la loro mente è a brandelli ma la loro Volontà è salda nel ventre urla la fame: la brama delle mie carni avranno acciaio tra pareti di nera terra le mie lame danzano in questa trincea io già vinco la mia guerra Guerra! corpi immoti sono ora anime che l’acciaio nelle mie mani ha reso quiete
4.
Inverno 07:49
nere carcasse di rami contorti e spine aguzze graffiano nel bianco immane che acceca il respiro del cielo nere carcasse di rami contorti spine aguzze graffiano nel bianco nel bianco immane che acceca il respiro del cielo sferza la pelle polvere di ghiaccio negli occhi sottili nel vento una promessa vaga scuote scuote il mio ventre l'odore del sangue nell’aria il colore del sangue sulla neve poche gocce rosse e vive non sono solo in questo Gelo un passo dopo l’altro in questo mondo senza orizzonte io ho una direzione: io ti troverò io ho una direzione: io ti troverò ai liquidi confini di questo immane bianco mi hai condotto e vedo la danza del sole sull’acqua è il mondo che si frantuma e si spezza si perde in frammenti lontani ma tu rimarrai con me tu rimarrai con me: le tue carni sono mie il calore del sangue che scioglie la neve il vapore nell’aria il dolce sapore sulle mie labbra
5.
Il Bosco 04:12
Perso in un bosco di alberi immani Lontano il cielo nascosto dai rami La terra un nero marcire di lacrime lacrime rosse Nodose radici solcano un mare di foglie morte E le ossa dei tuoi compagni marcano il Sentiero Feticci dondolano nel vento Soave canto la voce della Madre Dal rosso al nero al verde perpetua il Ciclo Poiché è giunto il tempo ne porterai altri Dalla città tornano scimmie nude, inseguono briciole numeri e segni L’incanto del Sentiero di crani e ossa Gialli mattoni del mio Tempio Affreschi di sangue decorano i nervati pilastri di ruvida corteccia la Volta è un amplesso di urla senza tempo che gonfiano e schiacciano le carni Dal rosso al nero al verde perpetua il Ciclo Poiché il Tempo è giunto altri ne porterai Cumuli di pietre segnano il Numero che verrà Il Numero che verrà Il Numero Il Numero che verrà
6.
sedia di ferro bulloni al cemento cinghie di cuoio e sabbia resti qui ti trattengo all'Abisso del mio cuore nero Eppure è chiara la mia regola acida stilla brucia la fronte oltre l'osso scava fruga lo Sguardo dentro la piaga un'unghia affilata nelle tue carni Apro un varco In esso celo il mio seme Fragile guscio fatto di vuoto la mia intrusione ti perde così Perfetta è la mia Regola ecco nel buio le tue grida, la mia voce un sussurro dal buio liquide stille acido che scava solchi nella pelle,nelle tue carni io mi nascondo Ora tu sei il bozzolo In cui riposo e cresco Signore dell’Abisso Oscuro io sono alla fine del Cammino la mia voce un tuono un tuononel buio Vedi ora siamo insieme, io nudo esisto tu, la mia Veste scompari scompari Con possenti spinte feroci possiedo me stesso nel Simulacro in questo stupro (ri)nascono molti così Perfetta è la mia Regola Moltitudini effimere e leali gli apostoli della mia Chiesa Quanto è breve il nostro incontro, Falena alla fiamma presto scompari Riflesso inesatto su vetro infranto di frammenti affilati mi nutro e macino il tuo ricordo: è sabbia nel vento eppure si muove eppure ti muovi manichino di carne la tua mente ho devastato eppure respiri e pensi pensi il mio pensiero unico limpido e perfetto algoritmo, il mio seme cresce in te cresce in voi perché molti ne ho fatti in un unico gesto d'odio perché molti ne verranno per quell'unico gesto di disprezzo ti ho sussurrato il Nome e il Numero ora Golem cammina per me alzati Golem e cammina cammina con me [alzati Golem cammina per il Padre tuo] cammina per me cammina cammina con me [guarda Golem i tuoi fratelli] quanti siete Figli? cosa siete? [ora lo dico] Siete frammenti dello Specchio che ho rotto in ciascuno l'Intero ritorna e vive è una sorte magnifica questa e progressiva [è la luce del Padre che irradia il mondo finalmente Chiaro] e vedo un mondo prospero e ricco di volti tutti uguali al Mio e ora in questa Luce posso accettare la differenza

about

L’ORRORE (The Horror) was meant to be an anthology of small, self-contained stories inspired by the narrative themes and the visual suggestions derived from horror movies. When it was time to organize the graphics for this booklet I realized that there is a red thread to tie the various stories together and that each one, in its own way, each of them, in its own way, investigates and deepens the meaning of our existence in human form on this earth. The mechanisms that regulate our existence, the definition of a sense of belonging to a social group, the submission to a single principle. To build cities and the will to defend them from the inhabitants of other cities. All of these are the "external" (yang) and masculine aspects, that’s to say: to keep oneself’s focus on the wavelength of the (raw) matter, assuming it as our field of existence. The masculine traits are one half of a whole called the "ceremony of opposites". On the oppposite side there are the "internal" (Ying) motives, the feminine ones that go through the principle of generation and consumption of what has been generated. Feeding the placenta after childbirth means dismantling the form of what has been generated, in order to free only its substance in the world. So we of the spirit that wanders in the cycle of incarnations are only a container. A vacuum to lose.

credits

released May 3, 2020

previously released under MASD records (at now not more operative)

Insania.11 is
Ethrum guitar
Samaang vocals/guitar/bass/ midi drums
All music and lyrics written and performed by insania.11
booklet and digipack concept and artwork by samaang
(compositing stock drawings by artists listed below)
Morphart-grdeenis-scubabartek-jamesstar-basel101658-gameover-lestyan-steveallen-bluesign67-marzolino
Vocals, bass and guitars recorded at “inferno.99”. Guitar reamped and recorded at the “Woodstock Studios” (Varese-Italy) by Gianantonio Felice. All songs mixed and mastered by insania.11 (preprod and backup version), Fabio “The violin” Fiorucci (main engeneering) and Gianantonio Felice (wise advice and lucid vision) at the “Woodstock Studios”

R E V I E W S
[The Thrash Metal Guide]
"the Italian maestros are here again, apparently not willing to lose the accumulated inertia, and this should by all means be the spirit as the fans will receive another standout slab of intricate old school thrash. The approach has been upgraded a bit, though, from the debut with a more complex, progressive clout and with more aggressive riff-formulas bordering on death metal more boldly than before. Both innovations indelibly bring more flavour to the proceedings, enriching the entangled riffs of the opening "Il Bosco", a consummate hectic thrash/deathster with the staple for the band Coroner-esque vortexes firmly in place. Bigger complexity arrives on the multifarious "Il Divoratore Di Mondi", a shape-shifting masterpiece with surprises galore including a couple of hyper-active deathy accumulations the latter taking a backseat on "Inverno", a creepy proto-doomster with enchanting balladic excursions to everyone's delight, lasting for over 8-min. "La Legge Di Dahmer-La Marcia Dei Golem" is the next in line super-technical showdown the guys relying more on atmosphere here the rhythm-section acquiring a darker vibe, with the riff-spirals getting more and more contrived as time goes by. "Madre Dolorosa" is an insanely dense shredder with a more intimidating deathy "sting" whic is also expressed through more frequently applied speedy sections despite the nice melodic hooks also encountered, the latter also playing a major role on the closing "Nella Fossa", frenetic intricate thrash/death to the bone with virtuoso-prone arrangements recalling both Necrophagist and Deathrow, with a constantly shifting pace creating a tangible dizzying sensation at some point.
There's no end to perfection, as people say, but it's realy hard to foresee how the band would be able to top this outstanding achievement; the Italians' search for technical/progressive greatness may have started with Sadists and Headcrashers, but it takes a healthy doze of insanity to keep the level high in these highly competitive modern times... and here it comes, a culmination of this quest, archived under number 11 in the metal archives."

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insania.11 Milan, Italy

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